La mia storia

Ciao mi chiamo Massimiliano, Max per gli amici.
Come penso avrai già capito dal nome del blog sono un appassionato di nutrizione e attività fisica.
Quello in cui stai navigando è un blog che vuole recuperare nella sua essenza l’esperienza che fu dei primi blogger: una serie di piccoli testi (i post) che condividano in rete le proprie esperienze e il proprio percorso evolutivo.

Un sito “Rock”!

Non sono un critico musicale ma ogni giorno mi sforzo di vivere le mie esperienze in modo entusiastico, recuperando quel modo di vedere dei bimbi che, non ancora condizionati dai dogmi della scienza e della società, credono che sia possibile scoprire strade nuove per andare dove nessuno è stato prima.
Per quel che ho imparato non farò mancare i riferimenti a libri e siti ma ci tengo a sottolineare che ritengo la medicina e le altre scienze che studiano l’uomo materie in continuo divenire in cui il nuovo ridefinisce, specifica meglio o, in alcuni casi contraddice e supera il vecchio.

Credo che questo possa bastare a capire chi sono ma per i curiosi che vogliono tutti i dettagli dico che da ragazzo sono stato un mezzofondista e il mio idolo era Alberto Cova. Poi a dodici anni sono stato rapito dalle due ruote sulle quali ho avuto l’onore di stare fianco a fianco con i grandi degl’anni ’90. Triatleta quando in Italia non c’era ancora la federazione di questo sport ho conosciuto e mi sono allenato con atleti statunitensi di valore assoluto.

Poi sono diventato grande e mi sono dedicato a famiglia, casa e lavoro. Anni bellissimi che non cambierei per niente al mondo ma in cui ho perso un po’ di vista quella parte rock che era in me. Ecco allora che all’alba dei trentasette anni torno a vestire i panni del ciclista. Il mondo delle due ruote è cambiato, ci sono le bici di carbonio, i materiali sintetici, i rilevatori di potenza e i pedali con i puntapiedi e i fondelli di camoscio sono un lontano ricordo! La sfida era quella di capire se un uomo non più giovanissimo, con una vita densa di impegni poteva essere competitivo in un mondo, quello del ciclismo amatoriale, che prestazionalmente nelle gare di un giorno è poco inferiore a quello professionistico. Sette anni di sacrifici, studi, esperimenti per arrivare a laurearmi campione regionale e poter difendere l’idea che si può vincere anche senza il doping!

L’anno seguente tutto è pronto per il bis ma un terribile incidente mi proietta in un incubo durato diciotto mesi in cui oltre a non sapere se avrei potuto continuare ad usare le mie gambe ho dovuto combattere con la miopia di molti medici, terapisti e “addetti ai lavori” che mi dicevano che la bici nel migliore dei casi l’avrei usata per andare dal giornalaio.
Oggi sono grato a quell’incidente che mi ha dato la possibilità di misurare la mia forza di volontà e capire che con la giusta alimentazione e le giuste pratiche per il rispetto del proprio corpo si può non solo ottenere ottimi risultati sportivi ma anche superare traumi e malattie gravi.
Oggi corro nuovamente in bici e non mi sento meno vitale di quando avevo venti anni.

Mi ritengo una persona molto fortunata perché nonostante i miei limiti e le mie paure (chi non ne ha!) ho sempre avuto vicino persone di grande umanità che mi hanno saputo aiutare a trovare la mia strada.
Vi auguro di essere altrettanto fortunati e, se lo vorrete, di fare un pezzetto di strada in mia compagnia.
Live Rock!

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